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PINO MONACO: "TERZO PAESAGGIO" @ ARCA, TERAMO.
l nostro laboratorio fotografico fine art ha ormai il piacere di collaborare con autori come Pino Monaco, che ci raggiungono da località geograficamente distanti dalla nostra sede.
Durante la stesura di questo articolo, ad esempio, è presente in laboratorio un fotografo colombiano che ci ha scelti come base operativa per le sue produzioni europee.
Pino Monaco, invece, ha sede a Teramo e si è affidato alla nostra esperienza pluridecennale per la realizzazione di una grande mostra personale.
È stato un lavoro tipico per il nostro laboratorio, in quanto abbiamo curato internamente l’intera produzione delle opere.
Siamo partiti dalla stampa inkjet fine art certificata su carta cotone, fino ad arrivare alla finitura con cornici floating su misura, realizzate seguendo le indicazioni dell’autore.
Ci siamo inoltre occupati della produzione delle casse per il trasporto delle opere d’arte, assicurando così una consegna sicura della mostra di Pino.
Le 22 opere che compongono “Terzo Paesaggio” raggiungono formati fino a 110 × 195 cm.
Si tratta quindi di fine art print di grande formato, che hanno richiesto un’attenta gestione degli spazi e delle tempistiche di finitura.
Prima di iniziare la fase operativa, Pino ci ha fatto visita presso la nostra sede di Firenze. Insieme abbiamo analizzato le sue immagini per individuare la soluzione di stampa più adatta alle sue esigenze rappresentative.
Trattandosi di immagini ai limiti dell’astratto, raffiguranti vegetazione liminale ad altissima risoluzione, ci siamo orientati sin da subito verso carte cotone opache e ultra lisce.
Dopo un’interessante sessione di stampa collaborativa su quattro supporti diversi, la scelta è infine ricaduta sull’inconfondibile William Turner di Hahnemühle, una carta certificata dalla texture presente ma estremamente fine, capace di conferire alle immagini un’eccellente incisione e toni vellutati.
Dopo questo primo incontro, Pino è rientrato nel suo studio, dove per alcune settimane si è dedicato all’editing delle immagini, per poi tornare da noi e finalizzare il lavoro.
Durante questa fase conclusiva e fondamentale, ci siamo concentrati su interventi di grading, mirati a ottenere stampe capaci di restituire con delicatezza ed eleganza i dettagli nascosti nelle ombre della vegetazione ritratta con grande maestria.
Queste operazioni sono state eseguite sulle nostre workstation Mac di ultima generazione, dotate di monitor calibrati.
Dopo l’ottimizzazione dei file, abbiamo effettuato una canonica serie di test print, per garantire la perfetta riuscita di ogni intervento.
Trattandosi di stampe inkjet fine art su carta cotone, abbiamo dedicato la massima attenzione alle fasi di movimentazione e montaggio su supporti in Dibond, necessari per mantenerle perfettamente planari all’interno delle rispettive cornici.
Le stampe di grande formato, oltre a essere complesse da produrre, sono altrettanto impegnative da gestire.
I nostri operatori, formati specificamente per la manipolazione di opere pregiate, si sono occupati di garantirne l’integrità durante tutte le fasi di finitura.
La mostra “Terzo Paesaggio” di Pino Monaco, a cura di Manuela Valleriani, è ospitata dal Polo Museale di Teramo negli spazi de L’ARCA – Laboratorio per le Arti Contemporanee.
L’esposizione si articola in quattro sale più una sala video per proiezioni multimediali e si concentra sul concetto di “luoghi residuali”: spazi abbandonati dall’uomo che diventano zone di biodiversità e inaspettata bellezza.
Un’intervista video all’artista arricchisce l’esperienza espositiva.
Nel testo critico in catalogo, Manuela Valleriani inserisce il lavoro di Monaco nella tradizione della fotografia di paesaggio che, da Ansel Adams a Gabriele Basilico, ha saputo superare la mera documentazione per diventare espressione culturale e poetica.
La fotografia contemporanea, come quella di Monaco, non si limita a registrare la realtà, ma costruisce visioni che suggeriscono emozioni, rimandi e riflessioni.
L’approccio di Monaco si ispira alla nozione di “Terzo Paesaggio” di Gilles Clément: spazi marginali e abbandonati, difficili da classificare, che sfuggono a definizioni convenzionali.
Le sue immagini di grande formato ritraggono paesaggi abruzzesi in diversi momenti della giornata, evocando una dimensione estetica e sensibile che stimola una nuova consapevolezza ambientale e culturale.
Avendo come riferimenti autori come Basilico e Adams, Pino ha posto grande attenzione alla qualità delle stampe, un aspetto che abbiamo apprezzato profondamente durante le giornate trascorse insieme in laboratorio.
Lavorare per e con persone così sensibili e consapevoli, sia del mezzo fotografico che di quello della stampa, è per noi estremamente stimolante.
Riuscire a far “vivere” queste immagini su un supporto esigente come la carta cotone ha richiesto tutta la nostra esperienza, ma il risultato finale rende pienamente giustizia alla lunga ricerca concettuale e alla raffinata campagna fotografica realizzata da Pino.