Silvia Camporesi è un'autrice che a partire dal 2000 ha realizzato una moltitudine di progetti fotografici esplorando le tematiche più disparate attraverso una visione e un'estetica che muovono continuamente il confine fra reale e irreale. Il progetto “La Terza Venezia” realizzato durante una residenza d'artista in Quebec presso la Cambri Blanche incarna la ricerca dell'autrice.
Diverse sue serie fotografiche sono diventate mostre che hanno vinto prestigiosi premi come il Premio Celeste 2007.
Dall'incontro col Consorzio HERA e Silvia Camporesi è nato il progetto fotografico “Cricular View” presentato al pubblico sotto forma di undici LIGHT BOX FINE ART che il nostro laboratorio fotografico professionale ha avuto il piacere di realizzare.
Per portare avanti questo progetto l'autrice, nel corso del 2018, si è recata mensilmente presso la sede di costruzione del nuovo impianto per la produzione di biometano di Sant'Agata Bolognese per documentarne la genesi.
Questa narrazione lunga un anno “racconta” in maniera laterale e fortemente autoriale le tappe che hanno portato alla realizzazione di un luogo dove i rifiuti vengono trasformati in energia. Grazie alla visione di Silvia “Cricular View” è composto da un corpus di fotografie dove l'approccio documentario è presente ma pervaso da un senso di sospensione e meraviglia.
Le scelte curatoriali di Carlo Sala sono state improntate alla creazione di un allestimento di grande atmosfera capace di trasformare in “luogo” la serie fotografica di Silvia Camporesi.
Per raggiungere questo obbiettivo è stato deciso di trasformare le fotografie in LIGHT BOX FINE ART di GRANDE FORMATO e di installarli in un ambiente quasi totalmente oscurato. Grazie a queste soluzioni è stato creato un ambiente immersivo dove il visitatore si trova a “vagare” all'interno di una vera e propria installazione.
I lightbox di grande formato sono un'ottima soluzione per mostre di tipo canonico dove le immagini vengono poste a parete in maniera sequenziale ma danno il loro meglio in allestimenti come questo.
I lightbox possono essere montati su STRUTTURE ESPOSITIVE AUTOPORTANTI e essere installati al centro dello spazio espositivo senza utilizzarne le opere murarie.
Diverse sue serie fotografiche sono diventate mostre che hanno vinto prestigiosi premi come il Premio Celeste 2007.
Dall'incontro col Consorzio HERA e Silvia Camporesi è nato il progetto fotografico “Cricular View” presentato al pubblico sotto forma di undici LIGHT BOX FINE ART che il nostro laboratorio fotografico professionale ha avuto il piacere di realizzare.
Per portare avanti questo progetto l'autrice, nel corso del 2018, si è recata mensilmente presso la sede di costruzione del nuovo impianto per la produzione di biometano di Sant'Agata Bolognese per documentarne la genesi.
Questa narrazione lunga un anno “racconta” in maniera laterale e fortemente autoriale le tappe che hanno portato alla realizzazione di un luogo dove i rifiuti vengono trasformati in energia. Grazie alla visione di Silvia “Cricular View” è composto da un corpus di fotografie dove l'approccio documentario è presente ma pervaso da un senso di sospensione e meraviglia.
Le scelte curatoriali di Carlo Sala sono state improntate alla creazione di un allestimento di grande atmosfera capace di trasformare in “luogo” la serie fotografica di Silvia Camporesi.
Per raggiungere questo obbiettivo è stato deciso di trasformare le fotografie in LIGHT BOX FINE ART di GRANDE FORMATO e di installarli in un ambiente quasi totalmente oscurato. Grazie a queste soluzioni è stato creato un ambiente immersivo dove il visitatore si trova a “vagare” all'interno di una vera e propria installazione.
I lightbox di grande formato sono un'ottima soluzione per mostre di tipo canonico dove le immagini vengono poste a parete in maniera sequenziale ma danno il loro meglio in allestimenti come questo.
I lightbox possono essere montati su STRUTTURE ESPOSITIVE AUTOPORTANTI e essere installati al centro dello spazio espositivo senza utilizzarne le opere murarie.